Carissima Eleanor,
Certo che sarebbe veramente riduttivo chiamare “piastrelle” le maioliche che in varie chiese e palazzi nobiliari genovesi vennero usate nel 1500 per abbellire altari, gradini, scale, saloni! Quelle di origine spagnola sono i famosi “azulejos”, ma in Liguria vennero fabbricate anche localmente e si chiamano “laggioni”.
Ne sono rimaste purtroppo poche, ma quelle che sono ancora in sede danno un’idea di come dovevano impreziosire e abbellire i luoghi dove erano poste.
A Sampierdarena, la Chiesa di Santa Maria della Cella ne conserva alcune molto belle.
Nella navata sinistra si apre una cappella, attualmente battistero, ma in origine cappella gentilizia della famiglia Salvago, all’interno della quale si trovano appunto delle bellissime maioliche policrome lavorate a rilievo, che Stefano Salvago, importante banchiere e finanziere del ‘500, molto gradito alla corte di Carlo V di Spagna, importò appunto dalla corte spagnola.
Nella cappella tutte le pareti sono coperte sia dagli azulejos sivigliani cinquecenteschi che dalle maioliche di produzioni liguri sempre di quell’epoca.
Solitamente gli azulejos hanno dei disegni che si rivelano mettendo vicine più mattonelle come queste qui sotto che sono formate da 4 pezzi, mentre nei laggioni ogni piastrella ha un disegno completo.
Ho trovato altri bellissimi laggioni in chiese e in palazzi, sia nel centro storico di Genova che nelle delegazioni, alcuni molto ben conservati, e presto ne inserirò le immagini!
La tua Marian
Complimenti per l’articolo 👍
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Grazie, mi fa veramente molto piacere!
Marian
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È fatto molto bene !
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